
MINDFULNESS
Sono trascorsi molti decenni da quando la Mindfulness è diventata, in tutto il mondo, una pratica riconosciuta in diversi ambiti, compresi quelli delle cure convenzionali a partire da quelle palliative. Tuttavia, ancora oggi, c’è molta confusione nel comprendere in cosa effettivamente consista, perciò può essere utile conoscere la definizione fornita da Jon Kabat-Zinn, pioniere della Mindfulness moderna, che la spiega come “la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento” (1994, p. 63).
E’, quindi, più esatto parlare di Mindfulness in termini di “esperienza”, piuttosto che di pratica, benché la pratica, o meglio, le pratiche che ne sono derivate fanno necessariamente capo ad essa, pur declinandosi in diverse modalità.
Le parole chiave intorno alle quali la Mindfulness si esprime sono: “attenzione”, “intenzionalità”, “momento presente” e “assenza di giudizio”. Quanto di più distante dall’abitudine mentale di qualsiasi individuo che vive nella società contemporanea dove predomina la tendenza a non essere in contatto con il qui ed ora ed essere, invece, alla mercé di pensieri, preoccupazioni, giudizi, progetti che portano automaticamente la mente altrove. Osservando queste attitudini, lo stesso Kabat-Zinn affermava: «Siamo sempre preoccupati, persi nei pensieri, ossessionati dal passato o dal futuro, consumati da progetti, aspettative, paure e perdiamo il contatto con il momento presente».
La Mindfulness, pertanto, promuove la presenza mentale come modalità di vivere la propria vita nella consapevolezza di ciò che accade, nel momento in cui sta accadendo, senza assecondare la naturale tendenza a vagare mentalmente in avanti e indietro nel tempo.
Già nel 2010, una nota rivista scientifica pubblicava gli esiti di una ricerca che giungeva alle seguenti conclusioni: “A human mind is a wandering mind, and a wandering mind is an unhappy mind. The ability to think about what is not happening is a cognitive achievement that comes at an emotional cost [trad. La mente umana è una mente errante e una mente errante è una mente infelice. Riuscire a pensare a ciò che non sta accadendo è una prodezza cognitiva che implica uno sforzo emotivo]”. (Matthew A. Killingsworth and Daniel T. Gilbert, A Wandering Mind Is an Unhappy Mind “Una mente errante è una mente infelice”, VOL. 330 SCIENCE, 12 novembre 2010, url: www.sciencemag.org).
Ricerche più recenti hanno convalidato gli studi condotti in passato, avvalendosi di apparecchiature diagnostiche sempre più all’avanguardia che hanno dimostrato gli effetti positivi sulla salute, ottenuti veicolando il pensiero sull’adesso ed anche orientandolo su immagini rasserenanti o ideali costruttivi.
Di conseguenza, sono nate molteplici pratiche che hanno integrato esercizi di respirazione e di visualizzazione (guidata o spontanea), basati, sempre e comunque, sul concetto originario di Mindfulness imperniato sul prestare intenzionale attenzione al momento presente, semplicemente osservandolo e sospendendo qualunque forma di giudizio.
“Attenzione non è qualcosa di simile alla concentrazione. La concentrazione è esclusione; l’attenzione, che è totale consapevolezza, non esclude niente” (J. Krisnamurti).
In qualunque modalità venga praticata la Mindfulness, ormai è comprovato scientificamente che sia in grado di procurare innumerevoli benefici sul benessere complessivo della persona.
Adottare la Mindfulness come stile di vita permette, a livello fisico, di:
- abbassare i livelli di cortisolo (il cosiddetto ormone dello stress)
- migliorare il ritmo del sonno
- ridurre il dolore fisico e cronico
- agire positivamente sull’ansia
- innalzare le difese del sistema immunitario
Inoltre, sotto il profilo psicologico, rende la persona:
- più presente a se stessa, centrata, calma, motivata, paziente, sicura di sé, fiduciosa, determinata
- incline al cambiamento e all’accettazione
- meno vulnerabile alla depressione
- libera da qualsiasi forma di dipendenza
- capace di rilasciare emozioni negative come la rabbia, il rancore e il risentimento
- in grado di dominare i sensi di colpa e di incanalare la collera
- più propensa al perdono, alla compassionevolezza e alla gratitudine
La Mindfulness ben si presta ad essere collocata all’interno di un percorso psicologico perché, facilmente ed efficacemente, può essere svolta nel corso di una seduta o, su richiesta, è possibile dedicarvi uno o più appuntamenti ad hoc.
Per ulteriori eventuali informazioni o per chiedere un appuntamento, è possibile:
- telefonare o inviare un messaggio whatsapp al numero +39 3333647309
- scrivere una e-mail all'indirizzo benessereperbenestare@gmail.com
- compilare il modulo sottostante.